20-01-2013 FAEFORLIFE. |
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Scritto da Agostino Trussardi |
Giovedì 23 Aprile 2015 21:25 |
AGOSTINO L’AFRICANO
Posted on gennaio 20, 2013 by faeforlife
Agostino passa a prendermi la mattina presto e dopo aver recuperato lungo la strada un paio di suoi operai e qualche sacco di cemento ci dirigiamo verso Toleza, un piccolo villaggio a una decina di kilometri a nord di Balaka. Le ingenti piogge hanno reso la strada non asfaltata difficile da percorrere così ci tocca zizzagare per evitare le buce più grosse e guadare un piccolo fiume che ha invaso il percorso… Nei primi giorni qui in Malawi varie persone mi avevano parlato di lui e avevo anche letto su una rivista un articolo che raccontava la sua storia qui in Malawi. Agostino, sessantenne originario di Clusone, dopo aver tragicamente perso il figlio Mauro in un incidente stradale, decide di visitare il Malawi per realizzare qualcosa in sua memoria. D’accordo con la moglie Tiziana inizia la ricerca del progetto e del luogo ideale dove svilupparlo. Dopo varie settimane passate a visitare diversi villaggi, trova l’accordo con il capovillaggio di Toleza per la costruzione di un’asilo. Nel villaggio c’era già una scuola ma per i più piccoli non esisteva nessun centro educativo. Una volta focalizzato l’obiettivo, si parla del 2006, a sue spese e con l’aiuto di molti amici ma anche di sconosciuti, piano piano realizza quello che oggi è ‘Chikondi Sukulu ya mkaka’, l’asilo costituito da 6 aule, una mensa, una sala per la ricreazione e la struttura per i bagni. Durante la realizzazione dei lavori però Agostino perde anche la moglie Tiziana. Da quel momento l’asilo di Toleza ha assunto un significato ancora più grande per lui diventando così la sua nuova casa e la sua nuova famiglia.
Agostino, abbronzato d’Africa dopo i molti anni trascorsi quaggiù, mi accenna le difficoltà che si hanno nel gestire attività come questa. Il problema non è costruire strutture ma mantenerle. Il numero dei bambini varia spesso dipendendo da molti fattori, fra cui le condizioni climatiche che complicano gli spostamenti. Durante il pranzo che gentilmente mi offre mi racconta anche qualche aneddotto della sua permanenza. Da queste prime ore in sua compagnia intuisco che ciò che non manca ad Agostino è la passione. Per certi versi può sembrare Don Chisciotte che lotta contro i mulini a vento ma, personalmente, lo stimo fin da subito perchè capisco che non si lascia logorare dalle quotidiane problematiche e possiede ideali più che nobili che lo spingono a fare ciò che fa senza mai arrendersi o demordere. Grande Agostino, meriti l’attenzione di tutti noi.
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Ultimo aggiornamento Giovedì 23 Aprile 2015 21:29 |
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